Dal greco “thalassa” che significa mare+terapia, la thalassoterapia è una metodo impiegato fin dai tempi più remoti per riprendere vigore, salute e bellezza.
Le possibilità terapeutiche dell’acqua di mare erano note fin dall’antichità. Euripide ed Erodoto ne parlano nelle loro opere; Ippocrate, padre della medicina, ne prescriveva l’uso.

Le controindicazioni alla thalassoterapia sono in relazione alla metodica o al mezzo impiegato. Non esistono situazioni patologiche che controindichino in modo
assoluto le applicazioni thalassoterapiche. Particolare attenzione deve essere posta a soggetti con eventuali scompensi cardiaci, insufficienze respiratorie e renali, cirrosi epatica ed insufficienze vascolari coronariche e cerebrali. È inoltre da evitare in soggetti anziani, specie se arteriosclerotici, in presenza di malattie nervose e mentali (isterismo, epilessia, nevrastenia a tipo eccitativo). Non sono indicati i Trattamenti estetici con utilizzo di alghe per le donne nel periodo delle mestruazioni, incinte, che abbiano da poco partorito e durante il periodo di allattamento.